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La religione e il mondo

I Musulmani domandano

  • Il Cristianesimo è unilaterale nel suo occuparsi di questioni spirituali; si preoccupa esclusivamente della salvezza nellaldilà dellanima delle persone. Ma cosa ha da dire sulla vita in questo mondo – specialmente sulle questioni sociali e politiche?
  • La separazione tra religione e stato è estranea allIslam; questa è unidea occidentale e cristiana.
  • Il Cristianesimo distingue tra ciò che è di Dio e ciò che è di Cesare. Come comprendere allora le imprese svolte in nome del cristianesimo, come le crociate e il colonialismo?

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  • (55) Nel XX secolo tali idee sono espresse negli scritti apologetici di importanti riformatori: Muhammad Abduh (egiziano, m. 1905), Rashid Rida (siriano, m. 1935) e lalgerino alim Ibn Badis (m. 1940).
  • (56) Vedi sopra al capitolo 4, sezione II.
  • (57) Al-Baidawi (morto intorno al 1290) fu un famoso commentatore del Corano. Il suo commentario, ampiamente citato, è in gran parte una revisione ed un sommario del celebre commentario di al-Zamakhshari (m. 1144).
  • (58) Il più famoso fautore di una tale riforma fu lo shaikh di al-Azhar Ali Abdurraziq, autore della pubblicazione del 1925 Al-Islam wa usul al-hukm (LIslam e le fonti di Potere [traduzione francese di L. Bercher in Revue des Études Islamiques, 1933,3 e 1934,2. Il testo di questa traduzione insieme ad unaccurata valutazione dello studioso marocchino Abdou Filali Ansari si trova in Ali Abdurraziq – Abdou Filali Ansari, ed., LIslam et les Fondements du Pouvoir, Éditions Découverte, Paris, 1994]). Abdurraziq argomenta che il messaggio del Corano è essenzialmente religioso e che lorganizzazione di uno stato musulmano non può in alcun modo essere stata parte della missione di Muhammad come profeta. Abdurraziq fu condannato dai suoi colleghi, secondo i quali il periodo Medinese, con la sua enfasi sul lato sociale e politico del messaggio rivelato, costituiva lo sviluppo intrinseco ed il compimento dellincarico e della carriera profetica. I pensatori musulmani che sostengono la separazione fra stato e religione devono quindi interpretare il Corano in un modo che, almeno a livello di base, non concorda con il modo in cui la tradizione islamica ha sempre articolato il periodo Medinese della carriera del Profeta. Quelli che appoggiano Ali Abdurraziq, al contrario, cercano di convincere i loro compagni di religione che linterpretazione tradizionale è errata.
  • (59) Vanno qui ricordati specialmente i Fratelli Musulmani di Hasan al-Banna (1906-1949) e la Jamaat-i Islami di A. A. Mawdudi (1903-1979).
  • (60) La visione di Platone era che lessere umano fosse essenzialmente unanima, rinchiusa in un corpo, da cui cerca di liberarsi per incamminarsi fino a Dio, libera da ogni impedimento. La concezione platonica dellessere umano ha avuto uninflusso di ampia portata sul pensiero cristiano, fino ai giorni nostri. Sotto linflusso dellantropologia moderna, oggi si tende di più a ritornare alla concezione biblica delluomo.
  • (61) In riferimento ai doveri dei Cristiani nei confronti dei governatori pagani, vedi Romani 13,1-7; 1Timoteo 2,1-2; Tito 3,1; 1Pietro 2,13-15.
  • (62) Rispose allora Pietro insieme agli Apostoli: Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini. (Atti degli Apostoli 5,29; cf. 4,19; Matteo 10,18).
  • (63) Fino a tempi recenti, la situazione ideale per i Cristiani, secondo alcune affermazioni in documenti ufficiali, era quella di vivere in stati cristiani, anche se i papi, a partire da Leone XIII (verso la fine del secolo XIX), proclamavano la divisione tra Chiesa e Stato (contro lidea di uno stato teocratico) mentre ricordavano allo stato il suo dovere di proteggere i diritti di Dio e della sua Chiesa. Cf. lEnciclica Immortale Dei (1885) di Leone XIII, e il Concilio Vaticano II, Costituzione Dogmatica sulla Chiesa: Lumen Gentium, 38.
  • (64) Ciò fu particolarmente chiaro nella Dichiarazione sulla Libertà Religiosa: Dignitatis Humanae, 12, in cui si riconobbe che nella vita del popolo di Dio […] di quando in quando si sono avuti modi di agire meno conformi allo spirito evangelico [dunque dellinsegnamento di Cristo e degli Apostoli], anzi ad esso contrari.
  • (65) Cf. Dignitatis Humanae, 4; la Costituzione Pastorale sulla Chiesa nel Mondo Moderno: Gaudium et Spes, 76; ed il Decreto sulla Missione Pastorale dei Vescovi nella Chiesa: Christus Dominus, 19-20.
  • (66) Lutopia marxista, al contrario, pretende di poter effettuare nel corso della storia la completa riconciliazione di forze opposte.
  • (67) Cf. Gaudium et Spes, 43, un testo che rileva la pertinenza del Vangelo ad ogni programma politico, ma al tempo stesso anche la sua trascendenza da esso.
  • (68) Il Cristianesimo è giunto al punto di sottoporre le sue fonti rivelate ad un nuovo esame critico; il pensiero islamico moderno si trova sempre più ad affrontare la stessa sfida. Ciò avviene soprattutto per limpatto dei movimenti umanistici e secolari che danno importanza allautonomia delle strutture secolari, e sulla base dellesperienza storica che ha mostrato come una eccessiva mescolanza con la politica può far perdere alla religione il suo vero spirito. Ciò sta portando alcuni pensatori in certi paesi islamici a sostenere lindipendenza dellIslam nei confronti dello stato, e dello stato nei confronti dellIslam. Vedi nota 4.
  • (69) A questo riguardo sono utili i documenti del Concilio Vaticano II, specialmente Dignitatis Humanae, Gaudium et Spes, e lEnciclica Popolorum Progressio.
  • (70) Il Concilio Vaticano II invita Cristiani e Musulmani a difendere e promuovere insieme per tutti gli uomini la giustizia sociale, i valori morali, la pace e la libertà (Nostra Aetate, 3).

Contatto

J. Prof. Dr. T. Specker,
Prof. Dr. Christian W. Troll,

Kolleg Sankt Georgen
Offenbacher Landstr. 224
D-60599 Frankfurt
Mail: fragen[ät]antwortenanmuslime.com

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